sabato 4 maggio 2013

Sindaco, un’altra volta. Per cortesia.

Attraversando Piazza Di Vagno, non ho potuto fare a meno di osservare una scritta offensiva indirizzata alle forze dell’ordine. 
Ho avvertito quella ingiuria come diretta all’intera società civile.
Solo l’ironia ha stemperato la sensazione di sdegno provata: l’autore del messaggio ha urgente bisogno di un corso accelerato di lingua e grammatica italiana!
La parete imbrattata è quella dell’ex Enal, la struttura nella quale è stato annunciato il trasferimento e l’apertura, speriamo prossima, della biblioteca comunale, luogo che ci auguriamo diventi il cuore pulsante di una nuova stagione culturale cittadina.
Secondo assidui frequentatori della piazza, la scritta sarebbe comparsa di recente in successione temporale alle recenti operazioni di polizia che nell’arco di cinquanta giorni hanno portato all’arresto o alla denuncia di ben 14 cittadini, per la maggior parte di giovanissima età, tra i quali anche minori, per detenzione e spaccio di stupefacenti.
Stupisce a tal proposito la reazione di chi tra i rappresentanti dei cittadini di maggioranza avrebbe protestato ed esternato il proprio disappunto per “l’eccesiva efficienza dimostrata dalle forze dell’ordine” con provvedimenti che “rovinano” la vita di questi ragazzi.
Rinviando ad altra sede il dibattito ideologico sulla liberalizzazione e sulla libertà d’uso delle droghe, amministratori ed educatori tutti non possono ignorare il disvalore ed il carattere chiaramente deviante di simili comportamenti.
Egregio Signor Sindaco, meno di un anno fa, a pochi giorni dal suo insediamento Lei si è reso protagonista di una scelta che non ha mancato di suscitare molte perplessità anche tra i suoi elettori. Impiegare risorse e uomini del Comune per smacchiare il muro dello studio legale di un singolo privato cittadino. Una scelta che ha dichiarato avrebbe anche rifatto; una scelta che in più occasioni ha difeso, presentandola come cortesia istituzionale nei confronti di un ex senatore.
Ad essere deturpata, questa volta, è un bene di tutta la comunità cittadina; per di più,  oggetto diretto dello scherno sono uomini al nostro servizio che mettono a repentaglio anche la propria sicurezza.
Lo faccia un’altra volta anche adesso, Signor Sindaco, non solo per il decoro urbano: far ripulire la parete dell’ex Enal da quella scritta vandalica sarà il segno che anche la nostra comunità cittadina non è rimasta insensibile a quanto è avvenuto in piazza Montecitorio proprio in questi giorni.
Così se anche non potremo cancellare i segni insanguinati della violenza, almeno potremo sicuramente eliminare i tratti dell’ignominia che una mano idiota ha lasciato nella nostra città.

Vittorio Dinielli


Santeramo in Colle, 4 Maggio 2013





SANTERAMO IN COLLE, BIBLIOTECA COMUNALE (IN ATTESA DI APERTURA).

Nessun commento:

Posta un commento