sabato 28 febbraio 2015

Una biblioteca per Santeramo



PER
UNA BIBLIOTECA COMUNALE
PUBBLICA
A
SANTERAMO IN COLLE

QUADERNO DEL CENTRO STUDI POLIS


AVVERTENZA
Le pagine di questo quaderno non hanno finalità
polemiche, ma intendono offrirsi quale contributo
alla riflessione sul bene comune e stimolo agli
amministratori pubblici affinché, non sottraendosi
al confronto e allo scambio di idee, possano sentire
alleviata la solitudine della loro generosa fatica.


Leggere è protestare contro le ingiustizie
della vita, così come scrivere”.
(Mario Vargas Llosa)




Una biblioteca per crescere insieme
Il centro studi POLIS nasce con lo scopo principale di suscitare riflessioni tali da essere considerato alla stregua del tafàno socratico, in grado di mantenere svegli e attenti i consociati su quanto accade nella vita sociale della comunità.
La polis greca non era una entità astratta, ma una concreta costruzione sociale all’interno della quale si confrontavano due tipologie umane: i polites e gli idiotes. I primi erano interessati alla vita attiva della città e se ne facevano carico responsabilmente, impegnandosi politicamente attraverso
uno strumento innovativo che nessun altro popolo aveva mai pensato di sperimentare: la democrazia. Gli idiotes, invece, erano coloro che in modo indolente assistevano all’operato degli altri, non sapendo e non potendo fare altro.
Ogni comunità, che sia degna di questo nome, ha necessità di conservare, rielaborare e promuovere le sue idee, le sue tradizioni, le sue conoscenze, e insieme ad altre istituzioni politiche e sociali necessita di un luogo fisico dove poter soddisfare questo bisogno. La biblioteca comunale assolve
questo compito, questa funzione sociale fondamentale, perché funge da laboratorio non esclusivamente per le nuove generazioni: è lì che si trovano non solo testimonianze delle proprie radici, ma anche i vissuti e l’eredità di una umanità che ha lasciato le tracce della propria esistenza.
La semplice raccolta di libri, la loro catalogazione e sistemazione non creano i presupposti di una biblioteca.
Per essere tale il luogo che ospita la “cultura” deve essere promotore di un pensiero culturalmente condiviso, deve cioè fare in modo che ciò che chiamiamo biblioteca diventi un luogo di aggregazione, di discussione, di dibattito civile tra persone che pensano al futuro, memori del proprio
passato. La biblioteca sembrerebbe non seguire le tendenze attuali che vedono i giovani sempre più legati a mezzi informatici, sempre più accessibili e sofisticati. Proprio per questa ragione, invece, ha più valenza di una volta, in quanto mancano i luoghi per vivere insieme realmente e non “virtualmente” il piacere della conoscenza.
Quando si chiude una biblioteca l’intera comunità spegne le luci sul suo futuro; quando invece se ne apre una nuova, non solo i fari della civiltà illuminano l’arduo sentiero che ogni generazione è chiamato a percorrere, ma ogni cittadino diventa più responsabile non solo delle proprie decisioni,
ma anche, e principalmente, del destino della collettività alla quale sente di appartenere.
Questo nostro lavoro intende sostenere l’apertura della nuova sede della biblioteca comunale alimentando un dibattito civile e concreto sul suo futuro e sulle sue potenzialità.
Giuseppe Tribuzio         



Una biblioteca per una città
Che cosa è una città?
È il luogo dove ciascuno ha una casa per amare, una scuola per pensare, un’officina per lavorare, un ospedale per guarire, una chiesa per pregare e giardini perché i bambini possano giocare e respirare”.
Con queste semplici parole Giorgio La Pira tratteggia un vero e proprio progetto politico, disegna una città ideale, individua gli elementi portanti di una società e traccia la strada per costruire la città dell’uomo a misura d’uomo.
Nell’Italia liberata e povera, eletto alla Costituente, La Pira impegna la sua preparazione giuridica e filosofica nel progettare le architetture essenziali del nuovo Stato democratico italiano. Diventa poi primo cittadino di Firenze, ruolo che interpreta con un senso del reale e del concreto che lo porta a vivere con affetto genuino e rispettoso le vicende della povera gente senza classe e senza storia, a vivere in prima persona i problemi di chi non ha casa, pane, lavoro, di chi vive l’esclusione ed è privo di assistenza.
Alla luce di tale definizione di città, sorge spontaneo chiedersi se, per caso, il luogo in cui viviamo è una città governata con criteri che si ispirano ad una visione così elevata, ad una tensione di miglioramento continuo, ad un disegno di governo finalizzato al soddisfacimento dei bisogni della persona, del cittadino, ad una umana e razionale organizzazione del vivere sociale.
Evitando le facili polemiche che si possono imbastire riguardo spazi pubblici inaugurati ma perennemente chiusi, sui giardini nei quali i bambini possano giocare e respirare, occorre premettere e sottolineare che un trattato a parte meritano ed avranno, per la gravità delle questioni,
argomenti quali il lavoro e la sanità, l’officina per lavorare e l’ospedale per guarire.
Se, dunque, si escludono problemi riguardanti l’igiene pubblica, raccolta rifiuti, sicurezza urbana, viabilità e si ignorano stagionali problemi di organizzazione legati a imprevedibili manifestazioni climatiche, ad esempio di pioggia abbondante o di intense nevicate, che sembrano a volte rendere la città governata dagli eventi atmosferici, cosa potrebbe rendere questa comunità migliore di quello che è?
Non sempre le risposte sono difficili o bisogna inevitabilmente andare a cercarle lontano, nelle profondità dei capitoli di bilancio; forse basterebbe iniziare con poco, con cose semplici, con qualcosa in fondo che in passato già c’era e di cui da anni si avverte la mancanza: una semplice
biblioteca comunale.
Santeramo bellissima.
Sarà davvero una città più bella quando Santeramo avrà una biblioteca comunale.

Cenni storici
Sul sito internet ufficiale del Comune di Santeramo è ancora possibile consultare i giorni e gli orari di apertura della biblioteca comunale. Peccato in realtà che tale comunicazione istituzionale non corrisponda al vero. Sono ormai passati diversi anni da quando l’accesso e la fruizione di un servizio minino ed elementare di promozione culturale è stato reso indisponibile alla cittadinanza.
Sempre virtualmente il sito ci informa che in biblioteca è possibile trovare quotidiani quali Corriere della sera, Il Giornale, Repubblica, Il Sole 24 ore, periodici sui più vari argomenti, ambiente, arte, attualità, biblioteconomia, commercio, cronaca e storia locale, lavoro, musica, scienze, sport e motori, turismo e viaggi, volontariato, periodici locali, ed un numero di volumi costituito da 8000 libri per adulti e 5000 libri per ragazzi.
Giorni, Orari per il Pubblico: dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 12.30; il Martedì dalle 14.30 alle 17.00.
In Piazza Di Vagno, ben specificando tra parentesi l’ubicazione: ex Enal, un edificio che fa bella mostra di sé in una zona oggi centralissima della città, evidenziando linee pulite e funzionali, con connotati tipici dell’architettura del ventennio del secolo scorso. Una struttura ben rappresentativa dello stile fascista.
L’unica cosa che mi appare oscura in questa presentazione è il significato della sigla ENAL. Per il resto, dell’esistenza, almeno virtuale, di questa biblioteca siamo tutti contenti.
In realtà la biblioteca comunale esisteva realmente prima che venisse virtualmente trasferita presso la struttura dell’ex ENAL.
Intitolata a Giovanni Colonna, sicuramente per onorarne il lascito e la donazione del primo fondo librario, ha avuto negli anni diverse ubicazioni, dal palazzo marchesale alle sede di Corso Italia 21.
Già in funzione nei primi anni ’70, era stata concepita nell’animo di persona ispirata col sogno di un ampio giardino che, legato alla biblioteca, favorisse l’aggregazione e la socializzazione anche attraverso passeggiate.
Sono in molti a ricordare con nostalgia quando il servizio era utilizzabile e la simpatia degli operatori che negli anni si sono spesi per il suo buon funzionamento.
Chi volesse farsi un’idea del patrimonio librario che la biblioteca comunale di Santeramo custodiva e rendeva disponibile, può consultare l’Anagrafe Biblioteche Italiane, a cura dell’Istituto centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, nella quale la biblioteca Giovanni Colonna è classificata con il codice SBN BA138 e con il codice ISIL IT-BA0118: oltre ai 10.000 volumi dei quali siamo già a conoscenza tramite il sito del Comune, vengono indicati presenti un volume in edizione del ‘700 e duecento volumi dell’800.
Volendo poi spulciare i titoli delle opere presenti, è possibile consultare il servizio ricerca testi OPAC
(Online Public Access Catalogue) Terra di Bari che, per l’interrogazione “Ricerca: Autore = * (parole in AND) AND Biblioteca = BA0118” restituisce come risultato 2180 testi.
Una consistenza numerica che andrebbe decisamente arricchita, incrementando il numero di volumi a disposizione.
Sarebbe interessante conoscere a tal riguardo, a fronte delle considerevoli cifre messe in campo per il contenitore, quanto ha speso il comune di Santeramo per l’acquisto di libri negli ultimi dieci anni e quale programmazione di acquisti è stata effettuata per il prossimo futuro.
La biblioteca comunale è un bene comune da difendere e valorizzare non solo se contiene moltissimi libri o stampe antiche, ma soprattutto per il valore sociale che costituisce di per sé.
La storia di questo bene pubblico, paradossalmente, sembra aver fine in concomitanza dell’avvio di progetti di riqualificazione. Ma si tratta solo di una coincidenza temporale. In realtà, a mio parere, sembra mancata la volontà politica di impegnare risorse umane ed economiche a questo scopo, di garantire un servizio minimo e sembra venuta meno o sottostimata e svalutata l’importanza di un
simile spazio di promozione culturale comune e pubblico.

Breve cronologia ricavata dalle notizie online
22/05/2009. Mezzi di informazione locali titolano:
“Finanziato progetto biblioteca”. Citando come fonte l’ufficio stampa del Comune di Santeramo, viene diffusa la notizia ufficiale: dalla Regione Puglia € 104.357,56 per il progetto “Biblioteca comunale Giovanni Colonna”. Il progetto, riporta l’articolo, “Andrà ad ammodernare in
maniera incisiva l’obsoleta biblioteca comunale che non risponde più alle norme di sicurezza previste dalla legge né alle nuove esigenze dell’utenza, oltre ad essere carente negli arredi”. “La parte più rilevante del progetto consisterà nella fase di schedatura informatizzata dei volumi; successivamente si procederà alla creazione di strumenti di consultazione informatizzati e all’immissione nel catalogo
nel polo bibliotecario provinciale e nazionale”. “Previsto pure l’acquisto di 14 scaffali, 3 scrivanie, 4 tavoli, 20 sedie per la consultazione e il posizionamento di segnaletiche di orientamento per l’utenza. Infine, il progetto prevede la realizzazione di una moderna sala conferenze, dotata di videoproiettore, pannello autoportante per proiezioni e impianto di gestione audio-video”.

13/11/2009. “Con determinazione n. 354 del 14 ottobre 2009 viene indetta gara per l’affidamento del servizio di trasferimento, catalogazione, schedatura informatizzata e l’immissione in rete nel catalogo nazionale del patrimonio librario della biblioteca comunale Giovanni Colonna”. La somma a base d’asta è di € 56.000,00.

08/02/2010. La riqualificazione dell’archivio storico comunale e della biblioteca comunale nelle mani della ditta C.N.I. “Sarà una vera e propria spolverata tra i documenti e il materiale librario del comune, intervento che interesserà l’archivio storico comunale e la biblioteca comunale Giovanni Colonna”. “Il comune ci fa sapere che in questo momento sono in fase avanzata le procedure burocratiche per la stipula dei contratti, fase preliminare che, se espletata, potrebbe veder partire i due progetti già entro il corrente mese di febbraio. L’ammontare totale del progetto è di 89.000,00 euro più iva (€ 34.000,00 per l’archivio. € 55.000,00 per la biblioteca)”.
“Il progetto di riqualificazione della biblioteca comunale è finalizzato al trasferimento della sede da Corso Italia ai rinnovati locali dell’ex Enal, come pure alla catalogazione, schedatura informatizzata e immissione in rete del patrimonio librario cittadino in seno al catalogo librario nazionale. La nostra città, quindi, si appresta ad avere una biblioteca moderna per diventare punto di riferimento
culturale molto importante nei locali dell’ex Enal per il cui arredo sono in arrivo dai finanziamenti della Città murgiana ben 450 mila euro”.

26/03/2010. Biblioteca fuori uso. “Momentaneamente sarà impossibile fruire dei libri comunali per permettere la loro risistemazione e catalogazione. Si sono completate le operazioni di trasferimento della biblioteca comunale dalla ex sede ubicata al primo piano dello stabile in Corso Italia 21 alla nuova sede presso l’ex-Enal in Piazza Di Vagno.
Prima di ritornare ad essere fruibile, la biblioteca sarà riqualificata grazie ad un mirato progetto dell’importo originario di 55 mila euro, che prevede la catalogazione, schedatura informatizzata e immissione in rete del patrimonio librario cittadino in seno al catalogo librario nazionale.
La ristrutturazione dell’ex Enal, quindi, anche in virtù dell’arredo finanziato dall’Area Vasta - Città Murgiana per un importo di 450 mila euro, si appresta a diventare il grande polo di attrazione culturale dell’intera Città.
Per queste ragioni la biblioteca comunale è momentaneamente fuori uso. Lo stabile di Corso Italia,
invece, sta per essere convertito a centro polivalente per anziani”.

06/05/2011. Dovuti chiarimenti sulle opere finanziate dalla Provincia. L’assessore provinciale Vito Giampetruzzi tra le altre cose dichiara: <<Da assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Santeramo, ho ereditato i progetti dell’ex Enal, Palazzo Marchesale, della fogna bianca e anche dei nuovi
uffici comunali. Però è necessario precisare che alcuni di questi progetti, così come tanti altri, trovano ragion d’essere già con l’Amministrazione guidata da Michele Digregorio.
(...) Con riferimento agli interventi per ex Enal, Palazzo Marchesale e nuovi uffici, chi scrive si è adoperato per renderli il più possibile funzionali, ed in particolare, spiace sottolinearlo, in condizione da poter essere effettivamente fruibili visto che i predetti progetti, così come modificati dalla passata Giunta di centro-sinistra, non prevedevano gli arredi e le attrezzature.
Il progetto relativo all’ex Enal, stravolto dall’amministrazione di centro-sinistra rispetto a quello originario predisposto, finanziato ed appaltato dalla giunta Michele Digregorio, è finito per diventare un “contenitore vuoto”. Orbene lì verrà ubicata la Biblioteca Comunale, una sala lettura e una sala conferenza, così che il progetto predisposto dal centro-sinistra non prevedeva l’acquisto proprio degli arredi. L’amministrazione comunale non più in carica, si è prodigata a reperire dei nuovi fondi attraverso il Piano Strategico della “Città Murgiana”, proprio per l’acquisto degli arredi e , quindi, poterlo rendere fruibile dall’intera comunità>>.

23/10/2012. Svolto domenica il secondo incontro del Sindaco con i cittadini. Tra le altre notizie si legge: <<Casone ha poi parlato del completamento delle procedure di collaudo per la struttura del Centro Polivalente per gli Anziani (che verranno trasportati al centro in appositi autobus) che
sorgerà nel complesso dell’ex biblioteca comunale e che con buona probabilità dovrebbe divenire attiva e funzionante entro la fine del 2012>>.
Gli amministratori mostrano poi di non avere un progetto preciso e di essere in disaccordo tra di loro quando un cittadino pone una domanda. Nella notizia si può infatti leggere <<Grazie all’intervento di Fabrizio Labarile della Casartigiani il Sindaco ha poi parlato della biblioteca comunale. D’Ambrosio ha ricordato che tutti i libri sono contenuti nell’ex Enal, struttura attualmente inagibile per via di alcune infiltrazioni d’acqua. In merito a questa struttura il sindaco ha esposto la propria volontà di farne un “centro giovanile”. Volontà, questa, che trova invece il disaccordo del vicesindaco così come detto pubblicamente da D’Ambrosio.
Laddove la proposta di fare dell’ex Enal un centro giovanile passasse, il Sindaco opterebbe per spostare la Biblioteca nei pressi dell’ex Convento dei Padri riformati, utilizzando gli spazi posti al primo piano della struttura>>.

31/12/2012. Sintetica relazione sullo stato dei lavori pubblici al 31 dicembre 2012. Nota del vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Vincenzo Casone.
Al primo punto si legge: <<Ex Enal: sono stati risolti i fenomeni infiltrativi di acqua provenienti dalla rete pubblica che avevano interessato i locali siti nel piano interrato.
A breve si provvederà ad eseguire gli interventi di ripristino per poter rendere del tutto agibile la struttura.
Si è provveduto ad affidare la fornitura degli arredi e quindi siamo pronti a consegnare alla città questo splendido manufatto e farne o la nuova biblioteca comunale o un centro giovanile... ma questo sarebbe giusto farlo decidere ai santermani con un concorso di idee.
Mi spiace ancor oggi rilevare che continuano incessantemente gli atti di vandalismo e i furti: sono stati trafugati dal tetto sia i pluviali in rame che le lastre di copertura, ma stiamo già provvedendo alla sostituzione>>.

31/12/2012. Comune di Santeramo in Colle.
Determinazione n. 452. n.1394 reg. gen. Impegno di spesa per lavori urgenti di manutenzione straordinaria immobile ex Enal destinato a biblioteca comunale ed ubicato in Piazza Di Vagno. Importo complessivo di € 25.000,00.
La determina riguarda lavori urgenti di manutenzione straordinaria al fine della sistemazione e sostituzione:
a. delle strutture murarie ed impiantistiche posizionate a contatto col terrapieno danneggiate dalle infiltrazioni dovute ad una perdita di acqua del tronco principale della condotta idrica di proprietà dell’AQP;
b. del gruppo pompe antincendio, installate nell’immobile, non corrispondenti a quello richiesto e previsto dal progetto;
c. installazione dei pluviali in rame e di parte delle lastre della copertura anch’essi in rame della sala conferenze, trafugati da ignoti.

18/01/2013. Comune di Santeramo in Colle.
Determinazione n.11 n.87 reg. gen. Progetto per arredo dell’edificio ex Enal da adire a centro culturale polivalente.
POR FESR Puglia 2007-2013 asse IV - linea di intervento 4.2.
- Importo € 450.000,00.

09/04/2013. Viene protocollata al Comune la petizione popolare con oltre 900 firme per sollecitare la riapertura della Biblioteca Comunale.
E’ la testimonianza dell’interesse collettivo e della diffusa attesa per la riapertura.

30/06/2014. Deliberazione della Giunta Comunale n. 78.
Atto di indirizzo, presentato dal Sindaco ed approvato dalla Giunta comunale.
Riguarda l’affidamento della gestione della biblioteca comunale, con annesso caffèbook, del centro culturale e del parco giochi, ubicata in Piazza Di Vagno. N.1.
L’atto, allegato in copia in appendice, palesa la volontà e concretizza di fatto l’intenzione di procedere verso la esternalizzazione del servizio pubblico, tramite un appalto al ribasso su una base di gara di 24.000,00 euro di rimborso spese forfettario annuo, per una durata di tre anni, garantendo l’apertura al pubblico della biblioteca per sei ore al giorno per 250 giorni l’anno.

14/11/2014. Discussione e approvazione in consiglio
comunale dell’atto di indirizzo del sindaco e della giunta.

Considerazioni
Evitando di addentrarsi in una sterile discussione ideologica riguardo la gestione pubblica o privata della biblioteca comunale, sulla opportunità e convenienza, sulla presunta reale necessità di far gestire a privati, a scopo di lucro o meno una struttura già destinataria di ingenti finanziamenti pubblici, o chiedersi quale concezione di libera attività di impresa sia alla base di alcuni indirizzi
politici, è inevitabile una riflessione su cosa dovrebbe essere e quale ruolo dovrebbe svolgere una biblioteca comunale all’interno della società.
Una buona biblioteca è un’opportunità che spetta ad ogni cittadino. Avere una biblioteca pubblica nella città è rivendicare un diritto di piena cittadinanza in una società democratica. Poterla frequentare e utilizzarne liberamente gli spazi significa avere un punto di “riferimento che rende
concrete, presenti, vitali alcune dimensioni fondamentali dell’essere e del sentirsi cittadini: le pari opportunità d’accesso alla conoscenza, alla cultura e all’informazione come presupposti per l’eguaglianza fra individui, come strumenti per la realizzazione delle aspirazioni personali, per la partecipazione alla vita politica, economica e sociale”.
Sono principi fondamentali della nostra Costituzione. Semplicemente basterebbe solamente ribadire che la biblioteca pubblica svolge un ruolo sociale.
Per questo le biblioteche sono importanti e trovano sostenitori consapevoli anche fra “i non addetti ai lavori”.
Nessuno oggi può più concepire una biblioteca come un luogo dove si va soltanto a prendere un libro o a studiare.
La biblioteca pubblica ha la caratteristica specifica di raccogliere e rendere disponibile l’informazione locale. E’ la memoria del passato, conserva e garantisce l’accesso alle testimonianze della cultura, delle tradizioni locali, della storia della comunità e degli individui. Conserva le pubblicazioni
locali, le tesi di laurea e tutti quei documenti che non sono diffusi attraverso i normali canali commerciali: cataloghi, dispense, opuscoli informativi di feste e manifestazioni, audiovisivi, cartoline, foto, biografie ed opere degli artisti locali... La biblioteca pubblica è la memoria del suo territorio.
La biblioteca è un luogo pubblico d’incontro e partecipazione, un luogo di aggregazione immediatamente fruibile, in cui è possibile entrare in contatto con gli altri membri della comunità. La biblioteca è un luogo “social” per eccellenza. Spesso sono gli stessi utenti a contribuire volontariamente al buon funzionamento della struttura. Gli “amici della biblioteca” ed i gruppi di lettura spesso sono gli animatori di attività culturali oltre che volontari disponibili a svolgere attività di supporto della biblioteca, aiutando il personale a riordinare i libri, accogliere l’utenza, prolungare
l’orario di apertura. Sempre interessanti sono le discussioni intavolate dai gruppi di lettura, la cui partecipazione è libera e aperta a tutti nelle biblioteche: è il desiderio di condividere le proprie letture. Una nobile forma di cooperazione, che manifesta la “voglia di comunità”, tipica dell’associazionismo culturale. E’ qui che si confrontano le idee e si formano le opinioni. <<La natura intrinsecamente
pubblica della biblioteca contribuisce in modo sostanziale allo sviluppo del pensiero critico e del pluralismo delle idee in una società libera, alla formazione di un cittadino informato,
consapevole e responsabile delle proprie scelte, alla individuazione e formulazione degli argomenti utilizzati nel ragionamento pubblico. Altre due caratteristiche costitutive della biblioteca pubblica riguardano l’eguaglianza e la neutralità. I suoi servizi sono offerti a chiunque sulla base di un principio di equità e le biblioteche, in quanto luoghi pubblici della comunità, favoriscono l’interazione di persone che appartengono a livelli sociali differenti, contrastando la tendenza alla restrizione dei rapporti sociali e del dialogo che caratterizza la società contemporanea. Le biblioteche
creano un ambiente favorevole all’esercizio del confronto nella misura in cui sono in grado di mantenersi libere da condizionamenti, da pregiudizi ideologici: luoghi neutrali, equidistanti dalle parti in gioco e indipendenti da esse, a garanzia del rispetto dovuto a qualsiasi posizione ideologica,
politica e religiosa, ma pronti a difendere i presupposti di tale neutralità, che rimandano alla natura pubblica e alla sua missione di rendere liberamente accessibile ogni genere di conoscenza e informazione senza limitazioni, distinzioni o censure>>.
La biblioteca è un luogo di apprendimento continuo per tutte le età. E’ il luogo che aiuta a diventare lettori. La biblioteca pubblica ha il compito di promuovere la lettura. E’ il luogo di “pubblica lettura”. Per questo mette a disposizione dei cittadini i testi pubblicati sotto forma di libri, riviste e documenti elettronici, rendendoli disponibili mediante la consultazione in sede, attraverso sistemi online, il prestito a domicilio ed il prestito interbibliotecario. Promuove il contatto con i libri nei bambini sin dalla più tenera età, offrendo anche ai bambini l’opportunità di provare il piacere della lettura. La biblioteca è il luogo che aiuta a diventare lettori.
La biblioteca è pubblica, cioè è tua, è per te.
<<Le biblioteche, come i musei e gli altri istituti di cultura, sono finanziate dalla collettività perché da esse si attendono benefici sociali. In particolare dalla diffusione della cultura e dall’accesso alla conoscenza dipendono la formazione dei cittadini e la partecipazione attiva alla società democratica.
La biblioteca pubblica appartiene di diritto al sistema del welfare, cioè a quel complesso di servizi, apparati e prestazioni che concorrono a favorire il pieno godimento delle prerogative e dei diritti individuali e a migliorare la qualità della vita e il livello di coesione della comunità. Nel caso specifico, introducono al godimento dei beni del saperee della cultura. Secondo la teoria economica una bibliotecapuò essere considerata “bene meritorio”, ovvero un bene acui la collettività nel suo complesso attribuisce un particolarevalore sociale perché suscettibile di contribuire al progresso
morale e al miglioramento delle condizioni di vita delle persone, anche se di questa utilità non tutti gli individui  possono essere pienamente consci.
La gratuità dell’accesso ai servizi bibliotecari è prevista espressamente mal Manifesto Unesco per la biblioteca pubblica. Tale principio è stato introdotto anche nella normativa italiana dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, che all’art. 103.2 recita: “L’accesso alle biblioteche e agli archivi pubblici per finalità di lettura, studio e ricerca è gratuito”.
Per realizzare pienamente le sue funzioni la biblioteca pubblica deve essere finanziata dalle autorità locali e disporre di risorse adeguate non solo nel momento in cui viene istituita ma in maniera continuativa, per garantire e sviluppare servizi che soddisfino le esigenze della comunità>>.

Pratiche di inciviltà urbana e teoria del vetro rotto:
un appello ed un chiaro invito a ripulire l’ex Enal dai graffiti
Partendo da constatazioni di senso comune, la teoria sociologica delle finestre rotte formula la concezione secondo la quale investendo risorse umane e finanziarie nella cura dell’esistente e nel rispetto della civile convivenza si ottengono migliori risultati rispetto all’uso delle misure
repressive. Trascurando al contrario l’ambiente urbano, la sua tutela e il suo decoro, si trasmettono segnali di disinteresse, noncuranza, deterioramento, si induce nella comunità un senso di abbandono, di mancata attenzione da parte dell’autorità, destinato a facilitare comportamenti devianti. L’esistenza di una finestra rotta ad esempio (da cui deriva il nome della teoria) potrebbe generare fenomeni di
emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante, avviando così una spirale di degrado urbano e sociale. Il degrado sembra auto-generarsi e propagarsi: una escalation che si auto-involve verso il basso.
Mutuando la nozione teologica, secondo cui il bene è “diffusivum sui”, potremmo affermare che anche il degrado è auto diffusivo, si propaga da sé, così come il male e la violenza.
Da un semplice vetro rotto di un edificio dismesso e imbrattato, si può passare all’indifferenza dei comportamenti antisociali negli spazi pubblici, nelle strade pubbliche e giungere, infine, all’isolamento delle zone considerate pericolose e al successivo abbandono, in modo tale da
favorire potenzialmente l’insediamento di attività criminali.
Fatte le dovute proporzioni tra le metropoli ed i piccoli centri abitati, è indubbio che condizioni di degrado e di abbandono hanno un effetto psicologico, influendo sulla percezione della sicurezza dei singoli individui.
L’approccio della teoria è basato sulla convinzione che quanto più un territorio è sottoposto a semplici comportamenti devianti, ad atti di inciviltà, tanto più ci sono elevate probabilità che si verifichino atti criminali più gravi.
Esperimenti di psicologia sociale hanno più volte corroborato questa teoria. Lasciate due automobili identiche, stessa marca, modello e colore abbandonate in strada, una nel Bronx, zona povera e conflittuale di New York, l’altra a Palo Alto, zona ricca e tranquilla della California, l’auto nel
Bronx cominciò ad essere smantellata in poche ore, dalle ruote al motore, dagli specchi ai sedili: tutto quanto poteva essere asportato venne rubato; ciò che non era utilizzabile fu distrutto. Al contrario l’automobile abbandonata a Palo Alto rimase intatta.
Ma una settimana dopo bastò rompere un vetro alla vettura di Palo Alto che si assistette alla stessa dinamica di vandalismo registrato nel Bronx: furto, violenza e vandalismo ridussero il veicolo nello stesso stato di quello abbandonato nel quartiere malfamato di New York.
Esperimenti simili si sono ripetuti negli anni, anche di recente, suscitando attenzione negli ambienti di studio della criminologia. Una serie di esperimenti sociali controllati hanno inteso verificare se l’effetto del disordine esistente, la presenza di rifiuti, l’imbrattamento da graffiti, potesse
aumentare l’incidenza di fenomeni criminali quali furti, degrado aggiuntivo o altri comportamenti antisociali. Il primo luogo di controllo era mantenuto ordinato, pulito, libero da graffiti, finestre rotte. ecc. Nella seconda fase, lo stesso luogo veniva trasformato in modo da farlo sembrare di proposito in balia dell’incuria e fuori ogni controllo: sono state rotte le finestre degli edifici, le pareti imbrattate
con graffiti, ed accumulata sporcizia. I ricercatori hanno segretamente controllato i luoghi, osservando come le persone si comportavano in modo diverso quando l’ambiente era stato appositamente reso disordinato.

Più google per tutti? Internet contro libro?
Pensare, come ritengono in molti, che l’era della comunicazione digitale abbia reso obsoleta l’esistenza delle biblioteche è completamente errato, fuorviante.
L’informazione resa immediatamente disponibile dai mezzi di comunicazione elettronici, dai computer, dalle reti telematiche, dai dispositivi di comunicazione mobile, dalle infinite applicazioni futuristiche che il progresso tecnologico ci riserva, ha spesso solo l’effetto di creare un
surriscaldamento cognitivo, nel quale è ormai spesso difficile distinguere la fonte attendibile, il vero dal falso ed avere l’affidabilità, il deposito sicuro e la certezza della conoscenza.
Il mondo di internet è spesso solo informazione. Lo spiegava perfettamente Giuseppe Caponio, dirigente scolastico della scuola media Netti-Don Giovanni Bosco di Santeramo in
una intervista su di un quotidiano locale: <<Ritengo che internet non sostituirà mai una biblioteca perché con i libri ci si forma, con internet ci si informa. La biblioteca è luogo adatto a custodire il patrimonio culturale materiale oltre che immateriale della nostra città>>.
Si possono forse imparare su Wikipedia i concetti di libertà e di uguaglianza? Oppure ha più efficacia leggere le biografie di Nelson Mandela, condividendo in un gruppo di discussione le proprie riflessioni, scambiando opinioni, ragionando a partire dai classici del pensiero politico?
Voler trasformare il mondo richiede di per sé il coraggio e la forza che solo grandi ideali utopistici sanno dare. Credere di farlo contando solo su Twitter e Facebook sembra una ingenuità davvero grave.

Quale idea di città
Il divario tra Nord e Sud Italia non si manifesta solo in campo economico, ma anche in quello dei servizi, dell’assistenza sanitaria e della cultura.
Basti solo pensare al divario tra i tassi di abbandono scolastico e non ultimo al numero di biblioteche disponibili per numero di abitanti: in Puglia, per fare un esempio, ci sono solo 676 biblioteche per oltre 4 milioni di cittadini, ovvero la metà dell’Emilia Romagna che ha una popolazione di poco
superiore.
Ci vorrebbe Monaldo Leopardi come sindaco di molti comuni del nostro sud, oppure, forse, basterebbe che i nostri amministratori, almeno una volta nella vita, compissero un pellegrinaggio a Recanati in casa Leopardi e contemplassero la straordinaria biblioteca, oltre 20.000 volumi - era il 1800 - che ha alimentato la formazione del meraviglioso Poeta d’Italia.
Eppure non mancano segnali di incoraggiamento: vanno moltiplicandosi occasioni di socializzazione create dal libro e dalle biblioteche. C’è chi ha inventato e diffonde l’amore per i libri attraverso il Bibliomotocarro, l’Apecar attrezzata per il trasporto di un’intera biblioteca per raggiungere anche
i piccoli centri dell’entroterra lucano; c’è anche chi invece ha realizzato che, per socializzare all’interno di grandi complessi abitativi, era sufficiente attrezzare una piccola stanza per realizzare la biblioteca di condominio.
Non mancano neppure singolari esperienze di bookcrossing, lo scambio gratuito di libri in piccole nicchie attrezzate, come ad esempio i frigobook lasciati in pubblica piazza in una cittadina a pochi chilometri dalla nostra città.
Ma è soprattutto la partecipazione e l’entusiasmo dei ragazzi ad essere segno si speranza e di impegno per il futuro: a me è capitato di vederlo frequentando la biblioteca del comune di Acquaviva delle Fonti dove già nel primo pomeriggio di una comune fredda giornata d’inverno, il registro delle presenze aveva raggiunto quota 66. Tutte le sale piene di gente alle prese con i libri. Ciò che sorprende è la concreta partecipazione dei giovani nella organizzazione della biblioteca stessa: curano il prolungamento dell’orario di apertura, la gestione, il prestito, il ritiro e il riordino dei libri. Una forma ammirevole di cooperazione, di conduzione e controllo del bene comune e di volontariato culturale.
Meno chiara, a volte, può apparire l’idea di città sottesa ad alcune pratiche politiche, o non immediatamente percepibile può risultare la concezione di bene comune contenuta in alcune scelte degli amministratori pubblici.
Forse per questo sarebbe opportuno ed auspicabile da parte dei nostri delegati al governo della cosa pubblica un ulteriore sforzo per comunicare e partecipare alla comunità alcune decisioni, chiarendone i criteri adottati, magari assumendo anche il coraggio di sospendere alcuni atti amministrativi. Convocare un’assemblea pubblica ed invitare la cittadinanza attiva ed interessata, almeno per
sondare la disponibilità di volontari alla co-gestione o solo anche per ascoltare proposte dal basso, sarebbe un atto di sana pratica democratica e di maggiore trasparenza.
Amaro risulterebbe dare ragione alle parole di Leonardo Sciascia: <<Ci si arrovella tanto sul pensiero di certi politici.
Credo che ad un certo punto dovremmo fare la semplicistica operazione di dire che non pensano>>.
Vittorio Dinielli          




Santeramo in Colle (Bari)
Cinema Teatro Opera Nazionale Dopolavoro
Cartolina del ‘900 da collezione in vendita su Ebay

L’acronimo ENAL indica L’Ente Nazionale Assistenza Lavoratori.
L’ENAL è stato un ente pubblico dopolavoristico, nato nel 1945 in sostituzione dell’Opera Nazionale del Dopolavoro (O.N.D.), creata dal regime fascista.
L’ENAL fu soppresso con l’istituzione delle Unità Sanitarie Locali, nel 1978.
La struttura dell’ex Enal di Santeramo è stata interessata da un progetto di riqualificazione, destinatario di finanziamenti dell’importo complessivo di 1.380.682,00 euro
(unmilionetrecentoottantamilaseicentoottantadue).



La biblioteca comunale è un investimento!
Come altre strutture demaniali locali, anche la Biblioteca Comunale di Santeramo sta diventando simile alla favola della Bella Addormentata. Dopo aver impiegato anni e un fiume di soldi per ristrutturare lo stabile ex ENAL e averlo destinato alla Biblioteca, ora anche finalmente arredata,
rimane il passo più importante: la fruibilità per i cittadini.
Il Consiglio Comunale ha approvato recentemente la delibera licenziata dalla Giunta Comunale nr. 78 del 30.06.2014, con cui si procederà ad indire una gara d’appalto per la gestione della Biblioteca Comunale, situata in P.zza Di Vagno. Questa normativa è talmente ingarbugliata che, ne siamo certi, neppure il più ottimista degli assessori firmatari, e forse anche il Sindaco, credono possa diventare realtà.
Senza volerla sciorinare interamente, per evitare ai lettori penose riflessioni, ci limitiamo ad evidenziarne i punti più salienti.
La biblioteca dovrà stare aperta sei ore al giorno per 250 giorni all’anno.
L’affidatario dovrà mettere a disposizione dell’Amministrazione Comunale i locali della Biblioteca, per iniziative istituzionali per 52 giorni all’anno.
Il costo complessivo per la gestione tecnica e la manutenzione è di Euro 24.000,00 annui.
L’orario è nella norma, anche se in certi periodi dell’anno potrebbe essere prolungato. È indispensabile, tuttavia, che l’orario sia diviso durante l’arco della giornata. Per esempio
il mattino dalle ore 10,00 alle 12,00, il pomeriggio dalle 17,00 alle 20,00, riservando la differenza delle ore al Sabato. Ciò si rende necessario per permettere agli studenti e a tutti i cittadini di potervi accedere, senza dover trascurare i propri quotidiani impegni. La Biblioteca deve essere vista come un
contenitore ove le persone potranno incontrarsi, dialogare, scambiarsi opinioni su libri, sui contenuti; ma anche vivere occasioni culturali, in cui ognuno troverà interesse e, forse, incrementerà il proprio bagaglio culturale. Se gestita in modo professionale, saranno gli utenti, con i loro bisogni
ed esigenze, a determinare la stessa vita, anche di orari e di eventi della Biblioteca Comunale. Auspichiamo che i numerosi incontri in quella sede, possano fare sbocciare idee nuove, attraverso le quali dare un contributo non soltanto culturale, ma anche sociale ed economico per la nostra città.
I libri non sono soltanto lo strumento più appropriato per arricchire il proprio sapere, ma possono diventare il mezzo, con cui sviluppare un progetto utile per se stessi e per la società.
Una volta avviata, la vita della Biblioteca si svilupperà in rapporto alle esigenze degli utenti. Nessuno può ora asserire e né programmare lo sviluppo di una tale struttura.
Tuttavia è indispensabile che le persone competenti, a cui sarà affidata la gestione, siano responsabili e lungimiranti, considerando la Biblioteca Comunale, non soltanto un mezzo per guadagnare uno stipendio, ma una vera missione con cui s’interfacceranno con tante persone. Insieme, con il contributo di tutti potrà svilupparsi un incubatore culturale, di cui Santeramo, da tanto tempo ha bisogno: non si vede l’ora che la Biblioteca inizi la sua opera.
Per gestire in modo professionale e in rapporto alla qualità, alla quantità dei libri esistenti e di quelli che necessariamente si andranno ad acquisire, occorrono almeno due persone esperte del settore a tempo pieno.
Siccome il Comune asserisce di non avere personale con specializzazione di Bibliotecario, si vede costretto ad affidare, anche per mancanza di denaro, tramite un’apposita gara d’appalto la gestione della Biblioteca Comunale. Occorre esaminare alcuni aspetti di questa delicata questione.
In questo processo di esternalizzazione, i servizi che la Biblioteca Comunale deve offrire ai cittadini, non possono essere considerati un’entità ”astratta” da parte del Comune di Santeramo. In quanto Esso resta sempre il soggetto regolatore del servizio medesimo, pur affidandolo ad una società, o cooperativa esterna. Chi s’impegnerà a gestire in modo oculato la Biblioteca Comunale, resti sotto il controllo specifico del personale dipendente dall’Assessorato della Cultura. Resta sottointeso che questa scelta gestionale deve essere subordinata ad una preventiva verifica di condizioni
di mercato e di concorrenzialità, fermo restante un’analisi attenta delle condizioni e caratteristiche del servizio di alta professionalità. Alla base della gara d’appalto è opportuno partire da un’ottica di servizio, di centralità dell’utenza, da un’idea precisa di servizio misurabile e verificabile in
quantità e qualità, efficienza ed efficacia dei compiti da affidare.
È opportuno considerare la necessità di operare una iniziale “analisi strategica”, attraverso cui stabilire con chiarezza e precisione se l’attività della Biblioteca Comunale possa essere affidata ad una gestione di terzi. Indispensabile è altresì individuare gli scopi ed i risultati desiderati,
prestando attenzione soprattutto al costo che si sostiene per lo svolgimento della gara d’appalto. Bisogna sottolineare che il compito dell’Amministrazione Comunale non si risolve
nel momento dell’affidamento, ma continua in quella che viene definita “fase esecutiva”, nella gestione del contratto di servizio, nel monitoraggio e nella valutazione finale, con trasparenza dei compiti specifici. L’Amministrazione Comunale non deve mai dimenticare che la sua funzione
principale è quella di perseguire sempre un interesse pubblico, ed ogni singola azione deve essere finalizzata al raggiungimento di un interesse generale.
Riteniamo, pertanto, che la cifra “studiata” dai tecnici comunali di Euro 24.000,00 (Ventiquattromila Euro) annui sia assolutamente inadeguata per una gestione professionale e ottimale della Biblioteca. Ribadendo con forza che il servizio culturale che assolverà questa struttura per tutta
la cittadinanza sarà di grande utilità, riteniamo necessario che il Comune riveda il suo operato e lo adegui alla realtà, servendosi della collaborazione di tutti i cittadini e di professionisti seri e competenti.
La riapertura della Biblioteca deve essere considerata un investimento. Per questo tutta la cittadinanza si attende dei risultati positivi che assicurino alla nostra Comunità una cultura ed un nuovo approccio alle esigenze e alle aspettative di tutti, per una nuova e più giusta società. Non è importante soltanto la quantità dell’investimento, ma la qualità degli obiettivi prefissi e dei risultati che si raggiungono. Potrebbe risultare ovvio l’augurio che tutto sia programmato dal buon senso per offrire ai cittadini l’occasione di una crescita culturale e allo stesso tempo che si spenda con oculatezza il denaro pubblico.
Invitiamo, pertanto, il Signor Sindaco e i suoi più stretti collaboratori a rivedere la loro delibera e ad accorciare i tempi, in modo da poter mettere a disposizione dei cittadini, con sollecitudine la Biblioteca.
La riapertura della Biblioteca Comunale a Santeramo è un reale e positivo INVESTIMENTO CULTURALE.
Fabrizio Labarile          



La casa dell’uomo
Decisa la mattinata di “vacanza”, il problema era come trascorrerla senza annoiarsi. Le possibilità erano, essenzialmente, tre: avventurarsi-infrattarsi giù ai Sassi (nel totale abbandono di allora, c’era quella novità eccitante dei primi locali underground dove si ballava…); organizzare un qualche evento (partite sgangherate, fughe verso il mare…) con contorni di succulenti panini e abbondanti pezzi di focaccia; rifugiarsi nell’ampia e luminosa sala di lettura della Biblioteca provinciale, allora ubicata in un palazzo moderno ma inserito sul limitare dei vicoli che annunciavano le discese verso i ruderi e le gravine. Naturalmente le tre possibilità non erano incompatibili tra di loro e si poteva benissimo alternare per riempire le ore rubate alle aule, tra le otto del mattino e le due del pomeriggio.
È curioso notare che i miei primi, precisi e piacevoli, ricordi di una biblioteca pubblica, tempio laico del sapere universale, coincidano con quelle ore libertine (rare in verità, e innocenti, anche se era l’epoca della Contestazione globale). La luce di quella grande sala di lettura, tutti quei libri a disposizione (e gratis!), il passare da un romanzo della Scapigliatura ad una poesia ermetica, da un filosofo presocratico a un ponderoso e adrenalinico Trattato di Medicina Legale riccamente illustrato (vero best seller, richiestissimo finché non fu tolto dalla libera e morbosa consultazione degli studenti…), l’essere circondati da tanti altri ragazzi che, in piena libertà, un po’ sfogliavano-leggevano, un po’ chiacchieravano-sorridevano, un po’ anticipavano i compiti per le lezioni mancate (i sensi di colpa!), un po’ erravano tra gli schedari e le finestre che lasciavano entrare i bagliori dello spazio celeste, - insomma quella luce fatta di ore libere, volti, sorrisi, pagine, sussurri, studio e silenzio, resta nella memoria come un piccolo-grande mito della giovinezza.
Devo dunque dire grazie alla città di Matera per avermi offerto, negli anni pericolosi e delicati in cui tutto si può essere e tutto si può perdere, quella “cassa del tesoro” della sua Biblioteca, quell’isola di scaffali, tavoli, sedie e anime attente, dove non solo nutrivamo le nostre fantasie ma imparavamo la difficile arte della disciplina, necessaria affinché il lavoro della cultura possa produrre frutti sostanziosi, ovvero uomini indipendenti, informati, capaci di criticare e valutare, spiritualmente ricchi e dotati di tutti gli strumenti per realizzarsi come cittadini liberi.
Certamente in quegli anni verdi non avrei mai immaginato che i libri, un giorno, sarebbero diventati anche la sostanza del mio lavoro di assistente bibliotecario. Non ho studiato con lo scopo di diventare un bibliotecario, ma evidentemente ero destinato ad occuparmi di carta stampata, tomi, frontespizi, catalogazione, etc. Quella che molto presto diventò una passione dominante, l’amore per i libri e per tutto ciò che trasmettevano, mi ha permesso anche un’identità lavorativa conquistata sul campo. Il filosofo Heidegger, un giorno scrisse che il linguaggio è la casa dell’Essere, e davvero una Biblioteca può essere paragonata alla vera casa degli uomini, poiché la casa degli uomini è la Parola: detta, scritta e trasmessa di generazione in generazione. Senza cultura, gli uomini non possono far altro che regredire nella “preistoria” dell’ignoranza e della violenza.
Michele Passalacqua          




Libri, lettori, scrittori e biblioteche: aforismi

I libri seri non istruiscono, interrogano. Nicolás Gómez Dávila

Un bambino che legge sarà un adulto che pensa. Anonimo

La lettura fa l’uomo completo. Bacone

La lettura di tutti i buoni libri è come una conversazione con gli uomini migliori dei secoli andati. Cartesio

Se accanto alla biblioteca avrai l’orto, nulla ti manca. Cicerone

Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca. Jorge Luis Borges

Dovremmo scegliere i nostri governanti guardando le loro biblioteche. Mauro Corona
Fondare biblioteche è un po’ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire. Marguerite Yourcenar

Io ora ho una delle migliori librerie. Ammetto che non ho letto tutto quello che c’è nella mia libreria, ma mi sento più intelligente solo entrandoci. Jim Rohn

Non c’è nulla che mi faccia sentir male come la porta chiusa di una biblioteca. Barbara W. Tuchman

Mai imprestar libri: non uno fa ritorno. I soli che ho in biblioteca sono quelli che altri mi hanno imprestato. Anatole France

Se volete diventare pigri e stupidi andate al college o all’università. Ma se volete farvi un’educazione andate in biblioteca. Frank Zappa

Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria!
Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro.
Umberto Eco

Chi accumula libri accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant’anni. Ugo Ojetti

I genitori ti insegnano ad amare, ridere e correre. Ma solo entrando in contatto con i libri, si scopre di avere le ali. Helen Hayes

I libri sono stati i miei uccelli e i miei nidi, i miei animali domestici, la mia stalla e la mia campagna; la libreria era il mondo chiuso in uno specchio; di uno specchio aveva la profondità infinita, la
varietà, l’imprevedibilità. Jean-Paul Sartre

Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca. Proverbio cinese

Leggere un libro non è uscire dal mondo, ma entrare nel mondo attraverso un altro ingresso. Fabrizio Caramagna

Un libro sogna. Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni. Ennio Flaiano

Un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi. Franz Kafka

Pochi libri cambiano una vita. Quando la cambiano è per sempre, si aprono porte che non si immaginavano, si entra e non si torna più indietro. Christian Bobin

Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto; io sono orgoglioso di quelle che ho letto. Jorge Louis Borges

La ricchezza di un uomo veniva valutata in base al numero dei suoi libri e dei cavalli nella sua scuderia. Timbuctù, intorno al 1500

Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine. Virginia Woolf

Leggere, leggere un libro: per me è questa l’esplorazione dell’universo. Marguerite Duras

I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa
umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale. Amos Oz

Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. Josif Brodskij

Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come fanno gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere. Gustave Flaubert

“Medicina per l’anima”. Iscrizione sopra la porta della Biblioteca di Tebe

Ogni volta che si legge un buon libro, in qualche parte del mondo, una porta si apre per lasciare entrare più luce. Vera Nazarian

Ho degli amici (i libri), la cui società è per me deliziosissima; sono uomini di tutti i paesi e di tutti i secoli; distinti in guerra, in pace e nelle lettere, facili a mantenersi, pronti sempre ai miei cenni, li chiamo e li congedo quando più mi aggrada… essi non van mai soggetti ad alcun capriccio , ma rispondono a tutte le mie domande. Francesco Petrarca

Un libro è l’unico posto nel quale puoi esaminare il più fragile dei pensieri senza romperlo, o esplorare un’idea esplosiva senza la paura che ti scoppi in faccia. E’ uno dei pochi paradisi dove
la mente dell’uomo può trovare allo stesso tempo provocazione e privacy. Edward P. Morgan

Il mio corpo sulla terra, il mio spirito nelle nuvole. E tutti e due dentro un libro. Robert Sabatier

Leggo per legittima difesa. Woody Allen

Quando mi sento male, non vado in farmacia, ma nella mia libreria. Philippe Dijan

All’infuori del cane, il libro è il migliore amico dell’uomo. Dentro il cane è troppo scuro per leggere. Groucho Marx

I veri libri sono quelli la cui lettura deve essere continuamente interrotta per il troppo piacere. Piero Buscioni

I libri andrebbero scritti unicamente per dire cose che non si oserebbe confidare a nessuno. E.M. Cioran

Un libro deve frugare nelle ferite, anzi deve provocarle. Un libro deve essere un pericolo. E.M. Cioran

I libri possono essere pericolosi. I migliori devono avere impressa questa etichetta: “Questo potrebbe cambiare la vostra vita.” Helen Exley

La lettura può creare indipendenza. Anomino

Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.
J. D. Salinger

Bisogna ricordare che non è possibile commettere un crimine durante la lettura di un libro. John Waters

Leggere è un cibo per la mente e tutto ciò che ha che fare con il cibo deve per forza essere buono. Snoopy

“Dimmi ciò che leggi e ti dirò chi sei” è vero; ma ti conoscerei meglio se mi dicessi quello che rileggi. François Mauriac

Non sono le persone ad aprire i libri, ma sono i libri ad aprire le persone. Anonimo

In un buon libro la cosa migliore è tra le righe. Proverbio svedese

Se vogliamo conoscere il senso dell’esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell’angolo più oscuro del capitolo, c’è una frase scritta apposta per noi. Pietro Citati

I libri che resistono alla prova del tempo sono soliti resistere alla prova del tatto: chi tocca questi libri, lo disse già il poeta, tocca un uomo. Manuel Neila

Chi crede che leggere sia una fuga è all’opposto della verità: leggere è trovarsi di fronte il reale nella sua massima concentrazione. Amélie Nothomb

Si può essere colti sia avendo letto dieci libri che dieci volte lo stesso libro. Dovrebbero preoccuparsi solo coloro che di libri non ne leggono mai. Umberto Eco

Quanto più s’allarga la nostra conoscenza dei buoni libri, tanto più si restringe la cerchia degli uomini la cui compagnia ci è gradita. Ludwig Feuerbach

I libri sono i compassi e cannocchiali e sestanti e mappe che altri uomini hanno preparato per aiutarci a navigare nei pericolosi mari della vita umana. Jesse Lee Bennett

Colui che presta un libro è un idiota. Colui che restituisce il libro è ancora più idiota. Proverbio arabo

Per me un libro è valido quando ti dà l’impressione che l’autore sarebbe crepato se non l’avesse scritto. Thomas Edward Lawrence

Il libro che per primo meriterebbe di essere proibito è il catalogo dei libri proibiti. Georg Lichtenberg

Un uomo che legge ne vale due. Valentino Bompiani

Vorrei che tutti leggessero. Non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo. Gianni Rodari

Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto. Oscar Wilde

Una casa senza libri è come una stanza senza finestre. Marco Tullio Cicerone

La lettura per l’arte dello scrivere è come l’esperienza per l’arte di vivere nel mondo, e di conoscere gli uomini e le cose. Giacomo Leopardi

Si deve leggere solo per scoprire ciò che va eternamente riletto. Nicolás Gómez Dávila

Leggere , come io l’intendo, vuol dire profondamente pensare. Vittorio Alfieri

Leggere è un autentico universale. Tutta la nostra esperienza è leggere. Hans-Georg Gadamer

Non leggete per contraddire e confutare, né per credere e accettar per concesso, non per trovar argomenti di ciarle e di conversazione, ma per pesare e valutare. Francis Bacon

Lo studio è stato per me il rimedio principale contro i travagli della vita; non avendo io mai avuto un dispiacere che non mi sia passato dopo un’ora di lettura. Charles-Luois de Montesquieu

La gente dice che ciò che conta è vivere, ma io preferisco leggere. Logan Pearsall Smith

La lettura è per la mente quel che l’esercizio è per il corpo. Joseph Addison

I libri sono di chi li legge. Andrea De Carlo

Una stanza senza libri è come un corpo senz’anima. Cicerone

Non dobbiamo leggere per dimenticare noi stessi e la nostra vita quotidiana, ma al contrario, per impossessarci nuovamente, con mano ferma, con maggiore consapevolezza e maturità, della nostra
vita. Hermann Hesse

Quando scrivi un libro non hai il controllo su quello che gli altri capiranno. Umberto Eco

Scrivere è sempre nascondere qualche cosa in modo che poi venga scoperto. Italo Calvino

Come nei pozzi artesiani,le opere salgono tanto più alte quanto più a fondo la sofferenza ha scavato il cuore. Marcel Proust

Non si scrive perché si ha qualcosa da dire ma perché si ha voglia di dire qualcosa. Emile Cioran

Di tutto quanto è scritto io amo solo ciò che uno scrive col sangue.
Scrivi col sangue e allora imparerai che il sangue è spirito.
Friedrich Nietzsche

Reputo felici coloro cui è dato compiere cose che meritano d’essere scritte; o di scrivere cose degne d’essere lette. Ma felicissimo poi chi può fare tutt’e due le cose insieme. Plinio Il Giovane

Scrivere è prendere l’impronta dell’anima. Multatuli

Non si scrive per dire qualcosa, si scrive perché si ha qualcosa da dire. Raymond Carver

Scrivere: singolare lotta di un monomaniaco contro la fortuna, la fatalità, il nulla e la morte. Charles Régismanset

Lo scrivere implica, nel migliore dei casi, un’esistenza solitaria …
Lo scrittore lavora da solo e, se è un buono scrittore, deve ogni giorno affrontare l’eternità o la mancanza di eternità. Ernest Hemingway

Non scrivere né per te né per gli altri, né per l’oggi né per il domani,
né per il guadagno né per la gloria: insegui il tuo piccolo assoluto.
Mario Andrea Rigoni

Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura.
Pier Paolo Pasolini

Le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere. E nessuno è autorizzato a chiederci conto ... Daniel Pennac

Quando si legge, si ama sempre un poco versarsi fuori di sé, viaggiare. Marcel Proust

La lettura ci insegna ad accrescere i valori della vita. Marcel Proust

La scrittura crea i libri, i libri creano biblioteche e una biblioteca è il luogo più forte e radicato di una casa privata, come lo è di una città − se biblioteca pubblica. Una biblioteca sostituisce la realtà
assente o malvagia, e ne costituisce il luogo della beatitudine, del piacere: il luogo pagano della gioia.
Antonio Castronuovo, Se mi guardo fuori, 2008

Il destino di molti uomini dipese dall’esserci stata o non esserci stata una biblioteca nella loro casa paterna.
Edmondo De Amicis, Pagine sparse, 1874

Uno dei malintesi che dominano la nozione di biblioteca è che si vada in biblioteca per cercare un libro di cui si conosce il titolo.
In verità accade sovente di andare in biblioteca perché si vuole un libro di cui si conosce il titolo, ma la principale funzione della biblioteca, almeno la funzione della biblioteca di casa mia e di qualsiasi amico che possiamo andare a visitare, è di scoprire dei libri di cui non si sospettava l’esistenza, e che tuttavia si scoprono essere di estrema importanza per noi.
Umberto Eco, De bibliotheca, 1986



Suggerimenti bibliografici

Paolo Traniello, La biblioteca pubblica. Storia di un istituto nell’Europa contemporanea. Il Mulino

Antonella Agnoli, Le piazze del sapere. Biblioteche e libertà. Laterza

Anna Galluzzi, Biblioteche per la città. Nuove prospettive di un servizio pubblico. Carocci

Fernando Venturini, Le biblioteche raccontate a mia figlia. Ed. Bibliografica.

Caterina Ramonda, La biblioteca per ragazzi raccontata agli adulti. Ed. Bibliografica

Luca Ferrieri, La lettura spiegata a chi non legge. Ed. Bibliografica

Tullio De Mauro, La cultura degli italiani. Laterza

Stefano Parise, Dieci buoni motivi per andare in biblioteca. Ed. Bibliografica

Elena Boretti, I servizi di informazione nella biblioteca pubblica. Ed. Bibliografica

IFLA, Il servizio bibliotecario pubblico: linee guida IFLA/Unesco per lo sviluppo. Roma, AIB.

David Throsby, Economia e cultura. Il Mulino.

Giovanni Solimine, L’Italia che legge. Laterza

W. Morgese – M. A. Abenante, Biblioteche che educano. L’educazione informale nello scacchiere euro mediterraneo. AIB

Paolo Traniello, Biblioteche e società. Il Mulino

Gabriele Mazzitelli, Che cos’è una biblioteca. Carocci


Ne parla anche il WEB
Centro per il libro e la lettura, http://www.cepell.it

Nati per leggere, http://www.natiperleggere.it

IFLA, Guidelines on information literacy for lifelong learning,
http://archive.ifla.org/VII/s42/pub/IL-Guidelines2006.pdf

Documentazione di fonte pubblica in rete, http://aib.it/dfp/

Human library, http://humanlibrary.org

Segnaweb. Risorse internet segnalate dai bibliotecari italiani,
http://www.segnaweb.it

Associazione Italiana Biblioteche, www.aib.it



APPENDICE


Manifesto UNESCO
per le biblioteche pubbliche
La libertà, il benessere e lo sviluppo della società e degli individui sono valori umani fondamentali. Essi potranno essere raggiunti solo attraverso la capacità di cittadini ben informati di esercitare i loro diritti democratici e di giocare un ruolo attivo nella società. La partecipazione costruttiva e lo sviluppo della democrazia dipendono da un’istruzione soddisfacente, così come da un accesso libero e senza limitazioni alla conoscenza al pensiero, alla cultura e all’informazione.
La biblioteca pubblica, via di accesso locale alla conoscenza, costituisce una condizione essenziale per l’apprendimento permanente, l’indipendenza nelle decisioni, lo sviluppo culturale dell’individuo e dei gruppi sociali.
Questo Manifesto dichiara la fede dell’UNESCO nella biblioteca pubblica come forza vitale per l’istruzione, la cultura e l’informazione e come agente indispensabile per promuovere la pace e il benessere spirituale delle menti di uomini e donne.
Perciò, l’UNESCO incoraggia i governi nazionali e locali a sostenere le biblioteche pubbliche e a impegnarsi attivamente nel loro sviluppo.
La biblioteca pubblica La biblioteca pubblica è il centro informativo locale che rende prontamente disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenza e informazione.
I servizi della biblioteca pubblica sono forniti sulla base dell’uguaglianza di accesso per tutti, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale. Servizi e materiali specifici devono essere forniti a quegli utenti che, per qualsiasi ragione, non abbiano la possibilità di utilizzare servizi e materiali ordinari, per esempio le minoranze linguistiche, le persone disabili, ricoverate in ospedale, detenute nelle carceri.
Ogni fascia d’età deve trovare materiale rispondente ai propri bisogni. Le raccolte e i servizi devono comprendere tutti i generi appropriati di mezzi e nuove tecnologie, così come i materiali tradizionali. L’alta qualità e la rispondenza ai bisogni e alle condizioni locali sono fondamentali. I materiali devono riflettere gli orientamenti attuali e l’evoluzione della società, cosi come la memoria dell’immaginazione e degli sforzi dell’uomo.
Le raccolte e i servizi non devono essere soggetti ad alcun tipo di censura ideologica, politica o religiosa, né a pressioni commerciali.
Compiti della biblioteca pubblica
I seguenti compiti chiave, che riguardano l’informazione, l’alfabetizzazione, l’istruzione e la cultura, dovrebbero essere al centro dei servizi della biblioteca pubblica:
1. creare e rafforzare nei ragazzi l’abitudine alla lettura fin dalla tenera età;
2. sostenere sia l’educazione individuale e l’autoistruzione, sia l’istruzione formale a tutti i livelli;
3. offrire opportunità per lo sviluppo creativo della persona;
4. stimolare l’immaginazione e la creatività di ragazzi e giovani;
5. promuovere la consapevolezza dell’eredità culturale, l’apprezzamento delle arti, la comprensione delle scoperte e innovazioni scientifiche;
6. dare accesso alle espressioni culturali di tutte le arti rappresentabili;
7. incoraggiare il dialogo interculturale e proteggere la diversità culturale;
8. sostenere la tradizione orale;
9. garantire l’accesso ai cittadini a ogni tipo di informazione di comunità;
10. fornire servizi d’informazione adeguati alle imprese, alle associazioni e ai gruppi di interesse locali;
11. agevolare lo sviluppo delle capacità di uso dell’informazione e del calcolatore;
12. sostenere le attività e i programmi di alfabetizzazione rivolti a tutte le fasce d’età, parteciparvi e, se necessario, avviarli.
Finanziamento, legislazione e reti
- In linea di principio, l’uso della biblioteca pubblica deve essere gratuito.
- La biblioteca pubblica rientra nelle responsabilità delle autorità locali e nazionali. Deve essere retta da una legislazione specifica e finanziata dalle amministrazioni nazionali e locali. Deve costituire una componente essenziale di ogni strategia a lungo termine per la cultura, per la diffusione dell’informazione, dell’alfabetismo e dell’istruzione.
- Per assicurare cooperazione e coordinamento a livello nazionale, la legislazione e i programmi strategici devono anche definire e promuovere una rete bibliotecaria nazionale basata su standard di servizio accettati.
- La rete bibliotecaria pubblica deve essere progettata tenendo conto delle biblioteche nazionali, regionali, di ricerca e speciali, così come delle biblioteche scolastiche e universitarie.
Funzionamento e gestione
- Deve essere formulata una politica chiara che definisca gli obiettivi, le priorità e i servizi tenendo conto dei bisogni della comunità locale. La biblioteca pubblica deve essere organizzata in maniera efficace e devono essere osservati standard professionali di funzionamento.
- Deve essere garantita la cooperazione con i partner relativi, ad esempio gruppi di utenti e altri professionisti a livello sia locale, regionale e nazionale, sia internazionale.
- I servizi devono essere fisicamente accessibili a tutti i membri della comunità. Ciò comporta una buona localizzazione degli edifici, attrezzature adatte per la lettura e lo studio, le tecnologie necessarie e orari di apertura sufficienti e comodi per gli utenti. Analogamente comporta servizi esterni per coloro che non sono in grado di frequentare la biblioteca.
- I servizi bibliotecari devono essere adattati ai diversi bisogni delle comunità rurali e di quelle urbane.
- Il bibliotecario è un intermediario attivo tra gli utenti e le risorse. La formazione e l’aggiornamento professionale del bibliotecario sono indispensabili per garantire servizi adeguati.
- Devono essere svolte attività all’esterno e programmi di istruzione degli utenti affinché questi possano trarre vantaggio da tutte le risorse.
Attuazione del Manifesto
Le autorità responsabili a livello nazionale e locale e l’intera comunità bibliotecaria in tutto il mondo sono perciò esortate a mettere in pratica i principi espressi in questo Manifesto.



COMUNE DI SANTERAMO IN COLLE
Provincia di Bari
Piazza Dott. Simone, 8 – Tel. 080.3028311 – Fax 080.3023710 – Cod. Fisc. 82001050721 – P. IVA 00862890720
E-Mail: info@comune.santeramo.ba.it – Indirizzo Internet: www.comune.santeramo.ba.it
Nr. 78
data 30/06/2014
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE (Copia)
OGGETTO: ATTO DI INDIRIZZO PER AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA BIBLIOTECA COMUNALE, CON ANNESSO PUNTO CAFFÈBOOK, DEL CENTRO CULTURALE E DEL PARCO GIOCHI, UBICATA IN P.ZZA DI VAGNO,N.1. AVVALENDOSI ANCHE DI PERSONALE COMUNALE, PREVIA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE, A PARTECIPARE ALLA PROCEDURA.
====================================
PARERI espressi ai sensi dell’art. 49 D. Lgs. 18.8.2000, n.267:
- parere di regolarità tecnica
- parere di regolarità contabile
L’anno duemilaquattordici il giorno trenta del mese di Giugno, con inizio alle ore 14,40, con
prosecuzione, nella Residenza Municipale, si è riunita la Giunta Comunale con l’intervento dei Sigg.
N. Cognome e Nome Carica Pres. Ass.
1 D’AMBROSIO Michele Sindaco Si
2 DIMARTINO Vita V. Sindaco Si
3 MAIULLARI Gioacchino V. Assessore Si
4 SPORTELLI Giovanni L. “ Si
5 CARDASCIA Michele V. “ Si
6 NATUZZI Francesco “ Si
Partecipa il Segretario Generale Reggente Dott.ssa Antonella Fiore.
Presiede il Prof. D’AMBROSIO Michele in qualità di Sindaco
LA GIUNTA COMUNALE
PREMESSO:
- che sulla proposta relativa alla presente deliberazione distinta con n. 87 del 30/06/2014, non vengono espressi i pareri ai sensi dell’art. 49 D. Lgs. 18.8.2000, n.267, trattandosi di mero atto di indirizzo.
Preso atto della proposta della deliberazione in atti redatta dal Sindaco, di seguito integralmente trascritta.
“Il Sindaco relaziona quanto segue.
Premesso:
- Che all’interno del Progetto Integrato Settoriale (PIS), con riferimento alla Misura 2.1.
del POR Puglia, la Regione Puglia ha approvato l’intervento del recupero e valorizzazione culturale mediante la trasformazione dell’edificio ex Enal, sito in Santeramo in Colle, in P.zza Di Vagno,n.1;
- Che con deliberazione di G.C. n. 84 del 29.3.2006 venne approvato il progetto definitivo di trasformazione dell’edificio ex Enal per adibirlo a centro culturale polivalente; atteso che tra le finalità che questa Amministrazione comunale intende raggiungere con le proprie azioni vi è la valorizzazione e promozione di attività volte ad accrescere e garantire una formazione culturale delle persone;
- Che i lavori sono stati ultimati e l’edificio arredato e allestito puntando su una idea moderna di Biblioteca Pubblica, intesa non solo come luogo di studio e di ricerca, ma come “cenacolo culturale” e punto di incontro per giovani e famiglie al fine di aprire loro una finestra sugli ampi orizzonti della cultura;
Considerato che l’allestimento della biblioteca non è stato, quindi, solo un semplice recupero di un patrimonio librario, in gran parte dissipato dall’incuria e dal disinteresse, ma, soprattutto, un modo per consentire alla ormai “sopita realtà sociale” di spaziare sugli immensi orizzonti della “cultura globale”, e raggiungere particolari obiettivi culturali, tra i quali:
a) la promozione e lo sviluppo della propria biblioteca, quale struttura capace di assolvere funzioni di intermediazione nel campo dell’informazione e della comunicazione a favore della comunità locale;
b) la creazione e il rafforzamento nei giovani dell’abitudine alla lettura, stimolando l’immaginazione e la creatività dei ragazzi;
c) l’attuazione della cooperazione tra le biblioteche, quale strumento adeguato per il potenziamento, lo sviluppo ed il miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi offerti agli utenti;
Ritenuto opportuno, in un’ottica di economicità, efficienza ed efficacia, anche in considerazione delle obiettive difficoltà, stante il numero esiguo dei dipendenti del Comune e la mancanza di personale con idonea specializzazione di Bibliotecario, a gestire in proprio il servizio in parola, procedere all’affidamento all’esterno del servizio a ditta specializzata nel settore, in grado di espletare il servizio a mezzo di proprio personale qualificato, avvalendosi anche di personale che sarà messo a disposizione dall’Amministrazione, attraverso la procedura aperta.
Servizio Biblioteca
Ritenuto dover fissare le modalità di gestione del servizio individuando le seguenti linee di indirizzo :
1) L’appalto verrà aggiudicato attraverso la procedura aperta, da esperirsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, di cui all’art.83 del D. Lgs.163/2006, con valutazione degli elementi indicati nel capitolato speciale d’appalto;
2) La spesa è finanziata con fondi del bilancio comunale, con importo a base di gara di € 24.000,00, quale rimborso di spese forfettario, che sarà stanziata nel prossimo bilancio 2014;
3) La durata dell’affidamento è di anni tre, con inizio dalla stipula del contratto;
4) Possibilità di rinnovo ai sensi dell’art. 57 comma 5 lettera b) del D. Lgs. 163/2006 e/o di proroga temporanea per il periodo di tempo strettamente necessario ad addivenire ad una nuova aggiudicazione, compatibilmente con le disposizioni vigenti al momento dell’adozione di tali provvedimenti;
5) Oggetto dell’affidamento.
Gestione della Biblioteca comunale con annesso punto Caffèbook, del Centro Culturale e del Parco Giochi attraverso l’apertura, la chiusura e la consulenza al pubblico, la gestione, la catalogazione del patrimonio bibliografico e documentale, l’organizzazione di attività di promozione alla lettura e culturali in cooperazione con l’Amministrazione comunale e il Responsabile del Settore.
La Biblioteca comunale dovrà essere aperta al pubblico:
per sei ore al giorno e per 250 giorni l’anno
Sarà cura del personale addetto dell’aggiudicatario “accogliere” i cittadini, presentare il servizio, comunicare gli orari di apertura, illustrare le regole per il servizio di prestito, l’organizzazione degli spazi e la collocazione delle opere, esporre tutti i servizi e le attività svolte dalla biblioteca comunale.
Il servizio comprende anche la sorveglianza della sala, dell’utilizzo dei libri, la verifica delle condizioni dei libri per il prestito, delle strumentazioni e degli arredi.
Il servizio di “assistenza alla consultazione” comprende l’aiuto al pubblico nella ricerca dei libri collocati negli scaffali, nella ricerca di informazioni e predisposizione, a richiesta, di bibliografie ed elenchi di letture consigliate.
Il soggetto affidatario garantirà i seguenti servizi:
- gestione del servizio di prestito anche interbibliotecario, (iscrizione nuovi utenti, richiami documenti prestati in ritardo o prenotati, restituzione documenti, gestione prenotazioni);
- diffusione del libro e della lettura e promozione della cultura e della conoscenza;
- reperimento, conservazione e valorizzazione del patrimonio librario e documentario locale;
- consulenza e informazione agli utenti per l’uso degli strumenti bibliografici e per l’interrogazione del catalogo in linea;
- distribuzione del materiale bibliografico e riorganizzazione della scaffalatura e archivio;
- trattamento catalografico di documenti nell’ambito dei sistemi informativi bibliotecari comunali e intercomunali;
- organizzazione e partecipazione ad attività culturali ed iniziative istituzionali, nazionali e locali tipiche della gestione bibliotecaria, anche in orario serale e festivo (senza maggiorazione del costo orario);
- promozione alla lettura in correlazione con realtà scolastiche operanti nel Comune;
- integrazione delle categorie svantaggiate, attraverso l’eliminazione degli ostacoli di ogni genere alla fruizione dei diversi servizi.
Il personale da assegnare al servizio dovrà essere idoneo alla mansione.
L’Amministrazione si riserva fin da ora la facoltà di ottenere dall’aggiudicatario la sostituzione tempestiva del personale preposto al servizio qualora lo stesso si rilevasse inidoneo ed impreparato.
L’affidatario metterà a disposizione dell’Amministrazione i locali della biblioteca, per iniziative e/o compiti istituzionali per 52 giorni all’anno.
Nel caso in cui l’affidatario faccia usare i locali da terzi, la tariffa da far pagare per l’uso dei locali è quella stabilita nel vigente Regolamento comunale per l’utilizzo delle sale pubbliche comunali, approvato con deliberazione commissariale n. 48 del 29.6.2011, aumentato del 20%;
6) Le spese per le utenze (acqua, luce e gas) sono a carico del Comune;
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Parco Giochi
Per la gestione del Parco Giochi, l’affidatario dovrà provvedere:
a) a proprie spese alla sistemazione e manutenzione dell’area interessata dall’attività di che trattasi, al taglio dell’erba, alla pulizia delle aiuole e delle aree adibita a giochi, nonché a tutte le aree interne di pertinenza (viali, zona bagni, ecc.), alla innaffiatura, il tutto secondo le indicazioni del servizio comunale “Agricoltura-Verde Pubblico”;
b) a garantire al pubblico la fruizione dell’area;
c) alla cura del verde esistente;
d) a garantire la pulizia complessiva dell’area provvedendo a ramazzare periodicamente tutti i viali interni dell’area, allo svuotamento dei cestini portarifiuti e alla rimozione di eventuali rifiuti presenti nelle aree adibite a giochi per bimbi;
e) a garantire la sorveglianza e la pulizia dei bagni presenti nella predetta area durante l’orario di apertura al pubblico;
Gestione Caffèbook
L’Amministrazione intende affidare la gestione del bar annesso ai locali della biblioteca.
Del bar potranno usufruire tutti gli utenti della biblioteca e del Parco Giochi.
L’utilizzo del servizio di bar da parte dell’utenza è comunque facoltativo e, pertanto, il gestore non potrà avanzare richieste, né pretesa alcuna, né richiedere modifiche del capitolato, relativamente all’affluenza degli utenti.
Le modalità operative di esecuzione del servizio, compresa la gestione dei locali, dovranno essere conformi alle vigenti norme di sicurezza.
Per tutta la durata del contratto il Comune mette a disposizione del gestore, nello stato in cui si trovano al momento della consegna, i locali del bar sopra citato, che il gestore stesso dovrà usare con la massima diligenza, curandone la custodia e la manutenzione ordinaria e assumendosi l’onere delle eventuali manutenzioni straordinarie rese necessarie da inadempimenti degli obblighi di manutenzione ordinaria.
E’ a carico del gestore l’individuazione e la segnalazione obbligatoria al Comune delle eventuali modifiche di adeguamento tecnico – normativo che si rendessero necessarie per la tipologia di attività espletate (bar).
Qualora il gestore esegua, previa autorizzazione del Comune, lavori di adattamento o di abbellimento dei locali del bar, le opere eseguite saranno acquisite al patrimonio del Comune, senza che il gestore stesso abbia diritto ad alcuna indennità.
Il gestore potrà aumentare a sue spese, sempre previa autorizzazione del Comune, la dotazione di beni e di apparecchiature; viene peraltro vietata fino da ora l’installazione di distributori automatici all’interno del bar, flippers, videogiochi e simili e di quant’altro non sia strettamente connesso con la funzione di ristoro.
Il gestore dovrà mantenere i locali (ivi comprese le vetrate interne ed esterne), il mobilio e tutto il materiale del bar in uno stato di decoro e di perfetta pulizia, attenendosi scrupolosamente alle norme attualmente in vigore ed a quelle che potranno essere emanate in seguito dalle autorità competenti in materia di igiene e sanità.
Il gestore dovrà essere in possesso delle necessarie licenze e autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività oggetto del servizio e per la vendita dei prodotti e dovrà in ogni caso presentare le denunce o segnalazioni ai competenti uffici previste dalla vigente normativa.
Il personale impiegato nelle attività legate alla gestione del bar dovrà essere provvisto di idonea formazione professionale e dei titoli abilitativi richiesti dal servizio.
Ritenuto, altresì, formulare espresso atto di indirizzo al Responsabile del Settore SS.SS.- P.I., ai fini dell’adozione di ogni atto necessario a rendere operativa questa deliberazione, quando sarà stanziata la relativa somma nel prossimo bilancio 2014;
RIMETTE ALLA GIUNTA COMUNALE LE DETERMINAZIONI DI COMPETENZA PROPONENDO:
1) Di dare indirizzo al Dirigente Settore SS.SS. e P.I. di predisporre gli atti necessari per l’affidamento esterno del servizio, mediante procedura negoziata, previa pubblicazione di manifestazione di interesse, col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per l’affidamento della gestione della biblioteca comunale, con annesso punto Caffèbook, del Centro culturale e del Parco Giochi, ubicata in P.zza Di Vagno,n.1, quando sarà stanziata la relativa somma nel prossimo bilancio 2014;
2) L’appalto verrà aggiudicato, mediante procedura negoziata, da esperirsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, di cui all’art.83 del D. Lgs.163/2006, con valutazione degli elementi indicati nel capitolato speciale d’appalto;
3) La spesa è finanziata con fondi del bilancio comunale, con importo a base di gara di € 24.000,00, quale rimborso di spese forfettario, che sarà stanziata nel prossimo bilancio 2014;
4) La durata dell’affidamento è di anni tre, con inizio dalla stipula del contratto;
5) Possibilità di rinnovo ai sensi dell’art. 57 comma 5 lettera b) del D. Lgs. 163/2006 e/o di proroga temporanea per il periodo di tempo strettamente necessario ad addivenire ad una nuova aggiudicazione, compatibilmente con le disposizioni vigenti al momento dell’adozione di tali provvedimenti;
6) Oggetto dell’affidamento.
Gestione della Biblioteca comunale con annesso punto Caffèbook, del Centro Culturale e del Parco Giochi attraverso l’apertura, la chiusura e la consulenza al pubblico, la gestione, la catalogazione del patrimonio bibliografico e documentale, l’organizzazione di attività di promozione alla lettura e culturali in cooperazione con l’Amministrazione comunale e il Responsabile del Settore.
La Biblioteca comunale dovrà essere aperta al pubblico: per sei ore al giorno e per 250 giorni l’anno
Sarà cura del personale addetto dell’aggiudicatario “accogliere” i cittadini, presentare il servizio, comunicare gli orari di apertura, illustrare le regole per il servizio di prestito, l’organizzazione degli spazi e la collocazione delle opere, esporre tutti i servizi e le attività svolte dalla biblioteca comunale.
Il servizio comprende anche la sorveglianza della sala, dell’utilizzo dei libri, la verifica delle condizioni dei libri per il prestito, delle strumentazioni e degli arredi.
Il servizio di “assistenza alla consultazione” comprende l’aiuto al pubblico nella ricerca dei libri collocati negli scaffali, nella ricerca di informazioni e predisposizione, a richiesta, di bibliografie ed elenchi di letture consigliate.
Il soggetto affidatario predisporrà garantirà i seguenti servizi:
- gestione del servizio di prestito anche interbibliotecario, (iscrizione nuovi utenti, richiami documenti prestati in ritardo o prenotati, restituzione documenti, gestione prenotazioni);
- diffusione del libro e della lettura e promozione della cultura e della conoscenza;
- reperimento, conservazione e valorizzazione del patrimonio librario e documentario locale;
- consulenza e informazione agli utenti per l’uso degli strumenti bibliografici e per l’interrogazione del catalogo in linea;
- distribuzione del materiale bibliografico e riorganizzazione della scaffalatura e archivio;
- trattamento catalografico di documenti nell’ambito dei sistemi informativi bibliotecari comunali e intercomunali;
- organizzazione e partecipazione ad attività culturali ed iniziative istituzionali, nazionali e locali tipiche della gestione bibliotecaria, anche in orario serale e festivo (senza maggiorazione del costo orario);
- promozione alla lettura in correlazione con realtà scolastiche operanti nel Comune;
- integrazione delle categorie svantaggiate, attraverso l’eliminazione degli ostacoli di ogni genere alla fruizione dei diversi servizi.
Il personale da assegnare al servizio dovrà essere idoneo alla mansione.
L’Amministrazione si riserva fin da ora la facoltà di ottenere dall’aggiudicatario la sostituzione tempestiva del personale preposto al servizio qualora lo stesso si rilevasse inidoneo ed impreparato.
L’affidatario metterà a disposizione dell’Amministrazione i locali della biblioteca, per iniziative e/o compiti istituzionali per 52 giorni all’anno.
Nel caso in cui l’affidatario faccia usare i locali da terzi, la tariffa da far pagare per l’uso dei locali è quella stabilita nel vigente Regolamento comunale per l’utilizzo delle sale pubbliche comunali, approvato con deliberazione commissariale n. 48 del 29.6.2011, aumentato del 20%;
7) Le spese per le utenze (acqua, luce e gas) sono a carico del Comune;
Parco Giochi
Per la gestione del Parco Giochi, l’affidatario dovrà provvedere:
a) a proprie spese alla sistemazione e manutenzione dell’area interessata dall’attività di che trattasi, al taglio dell’erba, alla pulizia delle aiuole e delle aree adibita a giochi, nonché a tutte le aree interne di pertinenza (viali, zona bagni, ecc.), alla innaffiatura, il tutto secondo le indicazioni del servizio comunale “Agricoltura-Verde Pubblico”;
b) a garantire al pubblico la fruizione dell’area;
c) alla cura del verde esistente;
d) a garantire la pulizia complessiva dell’area provvedendo a ramazzare periodicamente tutti i viali interni dell’area, allo svuotamento dei cestini portarifiuti e alla rimozione di eventuali rifiuti presenti nelle aree adibite a giochi per bimbi;
e) a garantire la sorveglianza e la pulizia dei bagni presenti nella predetta area durante l’orario di apertura al pubblico;
Gestione Caffèbook
L’Amministrazione intende affidare la gestione del bar annesso ai locali della biblioteca.
Del bar potranno usufruire tutti gli utenti della biblioteca e del Parco Giochi.
L’utilizzo del servizio di bar da parte dell’utenza è comunque facoltativo e, pertanto, il gestore non potrà avanzare richieste, né pretesa alcuna, né richiedere modifiche del capitolato, relativamente all’affluenza degli utenti.
Le modalità operative di esecuzione del servizio, compresa la gestione dei locali, dovranno essere conformi alle vigenti norme di sicurezza.
Per tutta la durata del contratto il Comune mette a disposizione del gestore, nello stato in cui si trovano al momento della consegna, i locali del bar sopra citato, che il gestore stesso dovrà usare con la massima diligenza, curandone la custodia e la manutenzione ordinaria e assumendosi l’onere delle eventuali manutenzioni straordinarie rese necessarie da inadempimenti degli obblighi di manutenzione ordinaria.
E’ a carico del gestore l’individuazione e la segnalazione obbligatoria al Comune delle eventuali modifiche di adeguamento tecnico – normativo che si rendessero necessarie per la tipologia di attività espletate (bar).
Qualora il gestore esegua, previa autorizzazione del Comune, lavori di adattamento o di abbellimento dei locali del bar, le opere eseguite saranno acquisite al patrimonio del Comune, senza che il gestore stesso abbia diritto ad alcuna indennità.
Il gestore potrà aumentare a sue spese, sempre previa autorizzazione del Comune, la dotazione di beni e di apparecchiature; viene peraltro vietata fino da ora l’installazione di distributori automatici all’interno del bar, flippers, videogiochi e simili e di quant’altro non sia strettamente connesso con la funzione di ristoro.
Il gestore dovrà mantenere i locali (ivi comprese le vetrate interne ed esterne), il mobilio e tutto il materiale del bar in uno stato di decoro e di perfetta pulizia, attenendosi scrupolosamente alle norme attualmente in vigore ed a quelle che potranno essere emanate in seguito dalle autorità competenti in materia di igiene e sanità.
Il gestore dovrà essere in possesso delle necessarie licenze e autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività oggetto del servizio e per la vendita dei prodotti e dovrà in ogni caso presentare le denunce o segnalazioni ai competenti uffici previste dalla vigente normativa.
Il personale impiegato nelle attività legate alla gestione del bar dovrà essere provvisto di idonea formazione professionale e dei titoli abilitativi richiesti dal servizio.
1. Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art.
134, comma 4, del D. Lgs. n. 267/2000.
IL SINDACO
f.to (Prof. Michele D’Ambrosio)”
LA GIUNTA COMUNALE
Letta la relazione formulata dal Sindaco,
Visto il D.Lgs. 18.08.2000 n. 267;
Preso Atto, altresì, che su tale proposta non è necessario acquisire il parere tecnico favorevole ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. n. 267/2000, in quanto mero atto di indirizzo;
Con voti unanimi espressi per alzata di mano,
D E L I B E R A
1. Di considerare il preambolo parte integrante del presente dispositivo.
2. Di dare indirizzo al Dirigente Settore SS.SS. e P.I. di predisporre gli atti necessari per l’affidamento esterno del servizio, mediante procedura negoziata, previa pubblicazione di manifestazione di interesse, col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per affidamento della gestione della biblioteca comunale, con annesso punto Caffèbook, del Centro culturale e del Parco Giochi, ubicata in P.zza Di Vagno,n.1,quando sarà stanziata la relativa somma nel prossimo bilancio 2014, fissando le seguenti linee di indirizzo:
a) L’appalto verrà aggiudicato, mediante procedura aperta da esperirsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, di cui all’art.83 del D. Lgs.163/2006, con valutazione degli elementi indicati nel capitolato speciale d’appalto;
b) La spesa è finanziata con fondi del bilancio comunale, con importo a base di gara di € 24.000,00, quale rimborso di spese forfettario, che sarà stanziata nel prossimo bilancio 2014;
c) La durata dell’affidamento è di anni tre, con inizio dalla stipula del contratto;
d) Possibilità di rinnovo ai sensi dell’art. 57 comma 5 lettera b) del D. Lgs. 163/2006 e/o di proroga temporanea per il periodo di tempo strettamente necessario ad addivenire ad una nuova aggiudicazione, compatibilmente con le disposizioni vigenti al momento dell’adozione di tali provvedimenti;
e) Oggetto dell’affidamento.
Gestione della Biblioteca comunale con annesso punto Caffèbook, del Centro Culturale e del Parco Giochi attraverso l’apertura, la chiusura e la consulenza al pubblico, la gestione, la catalogazione del patrimonio bibliografico e documentale, l’organizzazione di attività di promozione alla lettura e culturali in cooperazione con l’Amministrazione comunale e il Responsabile del Settore.
La Biblioteca comunale dovrà essere aperta al pubblico:
per sei ore al giorno e per 250 giorni l’anno
Sarà cura del personale addetto dell’aggiudicatario “accogliere” i cittadini, presentare il servizio, comunicare gli orari di apertura, illustrare le regole per il servizio di prestito, l’organizzazione degli spazi e la collocazione delle opere, esporre tutti i servizi e le attività svolte dalla biblioteca comunale.
Il servizio comprende anche la sorveglianza della sala, dell’utilizzo dei libri, la verifica delle condizioni dei libri per il prestito, delle strumentazioni e degli arredi.
Il servizio di “assistenza alla consultazione” comprende l’aiuto al pubblico nella ricerca dei libri collocati negli scaffali, nella ricerca di informazioni e predisposizione, a richiesta, di bibliografie ed elenchi di letture consigliate.
Il soggetto affidatario garantirà i seguenti servizi:
- gestione del servizio di prestito anche interbibliotecario, (iscrizione nuovi utenti, richiami documenti prestati in ritardo o prenotati, restituzione documenti, gestione prenotazioni);
- diffusione del libro e della lettura e promozione della cultura e della conoscenza;
- reperimento, conservazione e valorizzazione del patrimonio librario e documentario locale;
- consulenza e informazione agli utenti per l’uso degli strumenti bibliografici e per l’interrogazione del catalogo in linea;
- distribuzione del materiale bibliografico e riorganizzazione della scaffalatura e archivio;
- trattamento catalografico di documenti nell’ambito dei sistemi informativi bibliotecari comunali e intercomunali;
- organizzazione e partecipazione ad attività culturali ed iniziative istituzionali, nazionali e locali tipiche della gestione bibliotecaria, anche in orario serale e festivo (senza maggiorazione del costo orario);
- promozione alla lettura in correlazione con realtà scolastiche operanti nel Comune;
- integrazione delle categorie svantaggiate, attraverso l’eliminazione degli ostacoli di ogni genere alla fruizione dei diversi servizi.
Il personale da assegnare al servizio dovrà essere idoneo alla mansione.
L’Amministrazione si riserva fin da ora la facoltà di ottenere dall’aggiudicatario la sostituzione tempestiva del personale preposto al servizio qualora lo stesso si rilevasse inidoneo ed impreparato.
L’affidatario metterà a disposizione dell’Amministrazione i locali della biblioteca, per iniziative e/o compiti istituzionali per 52 giorni all’anno.
Nel caso in cui l’affidatario faccia usare i locali da terzi, la tariffa da far pagare per l’uso dei locali è quella stabilita nel vigente Regolamento comunale per l’utilizzo delle sale pubbliche comunali, approvato con deliberazione commissariale n. 48 del 29.6.2011, aumentato del 20%;
f) Le spese per le utenze (acqua, luce e gas) sono a carico del Comune;
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Parco Giochi
Per la gestione del Parco Giochi, l’affidatario dovrà provvedere:
a) a proprie spese alla sistemazione e manutenzione dell’area interessata dall’attività di che trattasi, al taglio dell’erba, alla pulizia delle aiuole e delle aree adibita a giochi, nonché a tutte le aree interne di pertinenza (viali, zona bagni, ecc.), alla innaffiatura, il tutto secondo le indicazioni del servizio comunale “Agricoltura-Verde Pubblico”;
b) a garantire al pubblico la fruizione dell’area;
c) alla cura del verde esistente;
d) a garantire la pulizia complessiva dell’area provvedendo a ramazzare periodicamente tutti i viali interni dell’area, allo svuotamento dei cestini portarifiuti e alla rimozione di eventuali rifiuti presenti nelle aree adibite a giochi per bimbi;
e) a garantire la sorveglianza e la pulizia dei bagni presenti nella predetta area durante l’orario di apertura al pubblico;
Gestione Caffèbook
L’Amministrazione intende affidare la gestione del bar annesso ai locali della biblioteca.
Del bar potranno usufruire tutti gli utenti della biblioteca e del Parco Giochi.
L’utilizzo del servizio di bar da parte dell’utenza è comunque facoltativo e, pertanto, il gestore non potrà avanzare richieste, né pretesa alcuna, né richiedere modifiche del capitolato, relativamente all’affluenza degli utenti.
Le modalità operative di esecuzione del servizio, compresa la gestione dei locali, dovranno essere conformi alle vigenti norme di sicurezza.
Per tutta la durata del contratto il Comune mette a disposizione del gestore, nello stato in cui si trovano al momento della consegna, i locali del bar sopra citato, che il gestore stesso dovrà usare con la massima diligenza, curandone la custodia e la manutenzione ordinaria e assumendosi l’onere delle eventuali manutenzioni straordinarie rese necessarie da inadempimenti degli obblighi di manutenzione ordinaria.
E’ a carico del gestore l’individuazione e la segnalazione obbligatoria al Comune delle eventuali modifiche di adeguamento tecnico – normativo che si rendessero necessarie per la tipologia di attività espletate (bar).
Qualora il gestore esegua, previa autorizzazione del Comune, lavori di adattamento o di abbellimento dei locali del bar, le opere eseguite saranno acquisite al patrimonio del Comune, senza che il gestore stesso abbia diritto ad alcuna indennità.
Il gestore potrà aumentare a sue spese, sempre previa autorizzazione del Comune, la dotazione di beni e di apparecchiature; viene peraltro vietata fino da ora l’installazione di distributori automatici all’interno del bar, flippers, videogiochi e simili e di quant’altro non sia strettamente connesso con la funzione di ristoro.
Il gestore dovrà mantenere i locali (ivi comprese le vetrate interne ed esterne), il mobilio e tutto il materiale del bar in uno stato di decoro e di perfetta pulizia, attenendosi scrupolosamente alle norme attualmente in vigore ed a quelle che potranno essere emanate in seguito dalle autorità competenti in materia di igiene e sanità.
Il gestore dovrà essere in possesso delle necessarie licenze e autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività oggetto del servizio e per la vendita dei prodotti e dovrà in ogni caso presentare le denunce o segnalazioni ai competenti uffici previste dalla vigente normativa.
Il personale impiegato nelle attività legate alla gestione del bar dovrà essere provvisto di idonea formazione professionale e dei titoli abilitativi richiesti dal servizio.
3)Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D. Lgs. n. 267/2000.
Di quanto sopra si è redatto il presente verbale, che, letto e confermato, viene sottoscritto.
L’ASSESSORE ANZIANO
F.to Gioacchino V. MAIULLARI
IL PRESIDENTE
F.to Michele D’AMBROSIO
IL SEGRETARIO GENERALE REGGENTE
F.to Antonella FIORE
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Una città
non è una città senza una biblioteca.
Magari pretende di chiamarsi città lo stesso,
ma se non ha una biblioteca
sa bene di non poter ingannare nessuno.
Neil Richard Gaiman




CENTRO STUDI POLIS
centrostudi.polis@libero.it
Quaderno associativo n. 1
FEBBRAIO 2015
stampato e rilegato in proprio
- pubblicazione non periodica ad uso interno -




Indice
Una biblioteca per crescere insieme pag. 9
di Giuseppe Tribuzio

Una biblioteca per una città pag. 11
di Vittorio Dinielli

La biblioteca comunale è un investimento! pag. 34
di Fabrizio Labarile

La casa dell’uomo pag. 39
di Michele Passalacqua

Libri, lettori, scrittori e biblioteche: aforismi pag. 41
Suggerimenti bibliografici pag. 51
Appendice
Manifesto UNESCO per le biblioteche pubbliche pag. 54
Deliberazione della giunta comunale n. 78 pag. 59



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